Gli amanti del nuoto ricorderanno con grande passione il Water Cube, che ha visto il trionfo della Divina, Federica Pellegrini, ai Giochi Olimpici del 2018. La vasca, oggi, è stata trasformata in un palazzo del ghiaccio per le Olimpiadi Invernali Bijing 2022. Il Water Cube di Pechino, infatti, ospitò allora le gare di nuoto, dei tuffi e sincro dei Giochi Olimpici Estivi. Ha dunque “cambiato” nome e veste, dal Water Cube all’Ice Cube. Il motivo? Per il torneo di Curling dell’Olimpiade invernale.
Il Water Cube diventa l’Ice Cube
Ci sono dei luoghi che evocano sensazioni precise: chi sente la parola Water Cube non può non ricordare il trionfo della Divina. Tuttavia, c’è da dire che questo posto è “speciale” per tanti motivi. Possiamo non menzionare l’incredibile impresa di Michael Phelps, che riuscì a conquistare ben otto medaglie d’oro? Fu in grado di superare un record, quello di Mark Spitz.
Noi italiani, tuttavia, abbiamo anche la nostra parte di ricordi e di emozioni legati al Water Cube: da Federica Pellegrini ad Alessia Filippi, abbiamo portato a casa un Oro e un Argento. Ma quali sono le differenze tra le due strutture al giorno d’oggi?
Water Cube e Ice Cube, le differenze
Se da una parte il Water Cube aveva una capienza totale di 17000 spettatori, dall’altra l’Ice Cube ha chiuso le porte a più della metà: infatti, solamente 6000 persone possono assistere alle sfide. Tuttavia, c’è da dire che nel corso degli anni è stato più volte “modificato”. I Giochi del 2008, infatti, gli hanno poi dato nuova linfa, trasformandolo in un Parco Acquatico.
In quel caso, potevamo trovare non solo degli scivoli d’acqua, ma persino della sabbia: sembrava di stare in un vero e proprio paradiso tropicale. Per non snaturare comunque il posto, la piscina principale – così come quella di allenamento – rimasero uguali. Naturalmente, oggi non si possono usare, poiché sono state “bloccate” dalla gara di curling.
Il rinnovo è stato pensato nei minimi dettagli
L’obiettivo non era “cancellare” il Water Cube, che di storia ne ha vista e vissuta. L’Ice Cube, infatti, è per ora da intendersi come un “sostituto”, che naturalmente ridarà il suo posto al Water Cube. I funzionari hanno scelto di progettare il tutto nei minimi dettagli. La struttura è infatti convertibile: può essere utilizzata per la gara di curling, ma la piscina non è stata in alcun modo toccata o modificata. O almeno, per il momento è stata assemblata per ospitare la superficie di curling, ma, una volta finiti i giochi, potrà essere riconvertita nella sua funzione principale in un mese circa. Del resto, anche l’Ice Cube vedrà come protagoniste delle italiane, come fu per la Pellegrini e la Filippi: ci riferiamo a Costantini e Mosaner.
L’articolo è stato offerto dal blogger Enzo Anghinelli, che oggi cura il suo sito web con un team di appassionati tifosi di sport e…di Milan!